martedì 18 marzo 2014

Mai sottovalutare un buon massaggio

Sento molto spesso parlare di trattamenti fasciali, trattamenti strutturali, manipolazioni viscerali e sempre più frequentemente mi chiedo: ma il vecchio e caro massaggio, la classica massoterapia (ci fanno due anni di corso i massofisioterapisti,attualmente) per intenderci, che fine ha fatto? Io credo che molti pseudoscienziati della terapia manuale provino un piacere estremo a fregiarsi di capacità extrasensoriali con nomi esotici e altisonanti ma spesso dimenticano l'importanza del massaggio, più delicato in certi casi, più veemente in altri. Se ben fatto ha delle potenzialità enormi (avete mai provato un massaggio di un'ora?), riesce a distendere tensioni fisiche e psichiche come farebbe solo un potente farmaco ipnotico. Dobbiamo ricordarlo, spesso ci affanniamo a cercare tecniche raffinate cadendo in un vortice nevrotico di compiacimento estetico personale e dimentichiamo l'efficacia del massaggio. Sfioramento, impastamento, frizione e percussione, che potente mezzo! La tendenza a complicare i trattamenti a volte rende inefficaci i nostri interventi. Sarà importantissimo mantenere uno spirito critico acceso e vigilare attentamente sulle nostre scelte terapeutiche in quanto non sempre il massaggio risulta utile, anzi a volte è controindicato (febbri alte, cirrosi, tumori ecc...) ma andrebbe usato con più frequenza,senza relegarlo all'angolo del nostro studio come un giocattolo vecchio, impolverato e poco moderno.

mercoledì 12 febbraio 2014

La leggenda delle ernie.

Quante volte avete sentito parlare di ernie che rientrano? Terapie miracolose che fanno rientrare le ernie, rimedi omeopatici a base di pinna di squalo, manipolazioni taumaturgiche. Bugie,bugie belle e buone. Non esiste alcun modo di far rientrare ernie lombari,cervicali o dorsali se non tramite intervento chirurgico. Se pensate di far parte di quella percentuale di persone miracolate dalle terapie alternative, sappiate che molte ernie si riassorbono da sole. Un buon professionista nell'ambito riabilitativo,se non ci fosse indicazione chirurgica immediata(che ricordo attualmente essere consigliata per paralisi o assenza di sensibilità o in pazienti con dolore refrattario a trattamento farmacologico e fisioterapico)vi consiglierà prima di tutto di correggere le vostre posture durante il giorno con accorgimenti specifici e vi insegnerà degli esercizi da fare a casa per mantenere lo stato di benessere che acquisirete nell'arco della terapia svolta con lui la quale si baserà fondamentalmente su esercizi di stretching,massaggio e mobilizzazione. Essenzialmente con le giuste pressioni sui muscoli paravertebrali e delle manipolazioni mirate si possono recuperare situazioni anche piuttosto serie. L'importante sarà non ammantare di mistero o magia suddette metodiche. Esperienza,conoscenza dell'anatomia e della fisiologia articolare nonchè dei segni che distinguono le diverse patologie(utili a indirizzare ad un altro professionista dove ce ne fosse il bisogno) di solito sono un mix vincente al fine di risolvere i problemi del paziente. L'effetto più incisivo è quello che si esercita sui muscoli, la riduzione della contrattura antalgica solitamente allevia in maniera importante i dolori.

domenica 12 gennaio 2014

Il potere della mente




E’ da un po’ di tempo che una domanda insiste nella mia testa. Quanto incide il potere della mente nella risoluzione dei problemi di salute? In che misura problemi anche gravi possono essere risolti grazie alla convinzione da parte del pz che la terapia (o chi o cosa per essa) che sta seguendo lo guarirà? Quanto incide la sua inclinazione alla suggestione? Quanto conta il potere curativo di cui esso investìrà il medico o chi per esso?
 Mi vengono in mente le pratiche sciamaniche,gli stregoni o i cerusici del passato, mi vengono in mente alcuni particolari trattamenti che venivano eseguiti nell’antica grecia per curare le patologie mentali (che,anche se non completamente,hanno molto di organico). Minimo comune denominatore? : incidere sul malato impressionandolo con pratiche oscure e l’aiuto di sostanze psicotrope. Far cadere il soggetto in una situazione mentale altamente plasmabile e renderla prolifera dal punto di vista della guarigione con rituali particolari tramandati di generazione in generazione. Intuisco l’importanza della componente emotivo-comportamentale-psichica sia nell’eziopatogenesi che nella cura di determinate patologie e mi ricollego alle cure cosiddette alternative

Il moderno stregone,colui che ha potere sulle genti è il medico di medicina alternativa, non si sa cosa fa,spesso si avvale di presidi terapeutici che non hanno nessuna giustificazione di esistere dal punto di vista scientifico ma il suo modo di fare e le sue ritualità lo rendono spesso efficace e ritenuto più valido della medicina tradizionale.
Pensate alle guarigioni miracolose di Lourdes, medjugorje,il divino amore.

« Questo saggio, al pari di altri, ha confermato e ribadito che non è necessario rincorrere ipotesi strane, fantasiose né tanto meno contro o oltre natura. Bisogna però continuare a cercare e a studiare, per giungere a formulare una teoria soddisfacente che sappia rendere ragione delle modalità e delle vie psicosomatiche che l'organismo sfrutta per risanare se stesso. L'auspicio è che, un giorno, sia possibile applicarle a tutti i malati in trattamento, cosicché le guarigioni «miracolose» cessino di essere straordinarie e diventino ordinarie, e gli dèi possano finalmente e definitivamente essere lasciati al loro riposo eterno. »
(Maurizio Magnani, Spiegare i miracoli)


« Che ci siano degli ingenui disposti a credere in queste cose, passi: d'altronde, l'1% della popolazione mondiale soffre di serie turbe mentali, e non ci si può comunque aspettare che tutti abbiano la cultura e la capacità di andare oltre le apparenze. Ma le credenze irrazionali non sono necessariamente prova di stupidità: esse possono anche essere effetti postipnotici, indotti da un'educazione ipnotica come quella delle scuole pubbliche e, soprattutto, private del nostro paese dei miracoli. Non a caso Joseph de Maistre, teorico della restaurazione, diceva:"Dateceli dai cinque ai dieci anni e saranno nostri per tutta la vita". Forse aveva ragione, ma a volte vale la pena tentare una deipnotizzazione: per chi voglia provare, questo libro può essere un ottimo inizio. Leggete e imparatene tutti, e chi ha cervello per risvegliarsi, si risvegli!»
(Dalla prefazione di Piergiorgio Odifreddi)

Attenzione quindi,attenzione a chi ci si affida. I moderni stregoni sono li pronti a fare del bene se in buona fede ma senza basi scientifiche e con pericolosi risvolti quando non riescono a gestire più la situazione. Ma quando non sono in buona fede sono pronti a truffare senza ritegno spillando soldi che non meritano.

domenica 5 gennaio 2014

Emanuel Swedenborg.

Partiamo da qui. Per fortuna ci si sta rendendo conto anche nel mondo dell'osteopatia di quanto sia importante che il modello craniosacrale venga rivalutato. Le teorie del dott. Sutherland (padre fondatore dell'osteopatia in ambito craniosacrale) sono riprese in modo impressionantemente simile da teorie di Emanuel Swedenborg risalenti alla metà del XVIII secolo in materia di fisiologia del cervello. Teorie risalenti alla metà del XVIII secolo (1743 per la precisione)  in materia di fisiologia del cervello! Mi fermo qui per oggi. Credo basti per inoculare un po' più di curiosità sui metodi di cura a cui si affidano i pz e in cui credono senza spirito critico alcuni personaggi (leggi pseudoscienziati dell'osteopatia) ben poco strutturati dal punto di vista scientifico.

sabato 28 dicembre 2013

Terapia craniosacrale e riflessioni generali



Mi gira un link il mio carissimo amico all'ultimo anno di osteopatia Daniele Marinucci, dice che la signora Viola Frymann (una osteopata dell'età di 92 aa specializzata nella terapia cranio sacrale ritenuta il vate di questa branca dell'osteopatia) è stata denunciata per atti ripetuti di grave negligenza e  incompetenza. Cerco l'articolo su wikipedia e analizzo i link. Il primo mi porta al sito quack watch del dott Stephen Barrett, parla di una azione disciplinare nei confronti della signora Frymann, il direttore esecutivo del california board of osteopathic examiner ha accusato l'osteopata Viola Fryman di atti ripetuti di grave negligenza e  incompetenza in relazione alla gestione di un neonato da lei messo a rischio di vita. L’infante era affetto da un’infezione del tratto urinario a rischio setticemia e la Frymann si ostinava a trattarlo esclusivamente con la craniosacrale. Indago sulla credibilità del documento trovato sul sito e ne trovo di simili su altri. Suppongo la notizia sia alquanto attendibile. Ebbene successivamente scopro che  la signora Frymann è stata ospite di un programma televisivo ai limiti del ridicolo che si occupava di miracoli. La si vede presentare un bambino che (a sua discrezione) era costretto su una sedia a rotelle e che lei dice aver rimesso in piedi. Effettivamente il bambino cammina sul palco ma ritengo questo tipo di manifestazioni molto plateali e poco scientifiche, quasi sensazionalistiche direi, atte ad evocare nello spettatore tutta una serie di distorsioni riguaradanti la conduzione di indagini attendibili sulla ricerca in ambito medico. In questo modo la signora non solo manifesta ai miei occhi un bisogno squilibrato di dimostrazione delle proprie capacità(finalizzate più che altro a nutrire il proprio ego) ma una certa lontananza dagli ambiti scientifici della ricerca medica. Ho spesso ragionato coi miei allievi sulla natura dell’ascolto del movimento craniosacrale che viene propinata durante le lezioni. Si tratta di lavaggio del cervello. Molto frequentemente l’allievo che riferisce di non sentire alcun movimento del cranio si sente ghettizzato, inferiore, ipodotato. Non solo: nel momento in cui io li facevo ragionare sull’improbabilità di sentire movimenti molto al di sotto del millimetro con le sole mani su una struttura ricoperta di capelli e da almeno mezzo centimetro di tessuto sottocutaneo,molti si sentivano sollevati e affermavano di aver pensato diverse volte che fosse improbabile riuscire a sentire qualcosa. Non contento chiedevo loro come mai la medicina moderna fosse arrivata ad avvalersi di macchinari come l’ecografia,la risonanza magnetica nucleare o i raggi x per diagnosticare con certezza le patologie non diagnosticabili con la sola applicazione della semeiotica e della palpazione. Li facevo riflettere sul fatto che se fossero bastate le mani queste invenzioni sarebbero state inutili. Quasi tutti confermavano di aver pensato quello che dicevo ma che avevano avuto timore ad esprimere il loro parere perché si sarebbero sentiti degli incapaci. Ragazzi non siete incapaci, semplicemente il cranio non si muove. Possibile che ci vogliano almeno due anni(come dicono i docenti) per iniziare a sentire dei movimenti craniosacrali? Possibile che madre natura ci abbia donato una capacità così altamente discriminatoria da surclassare misurazioni che necessiterebbero di complicatissimi sistemi laser per essere effettuate? Io credo proprio di no. Certo,con la pratica si impara ad apprezzare alterazioni della trama tissutale del corpo umano che sfuggono ai più,ma a tutto c’è un limite. Io sono dell’idea che questo tipo di insegnamenti abbiano un importante ruolo: affinano le capacità tattili dell’operatore. Il difetto sta nel mascherarli con abiti che si avvicinano pericolosamente all’esoterismo,privandoli di dignità scientifica e pratica. Queste  abilità hanno un potenziale altissimo. Ci sono pazienti che, se sapientemente selezionati,possono trarre un enorme beneficio dai trattamenti manuali. Sarà importante però eseguirli all’interno di confini stabiliti dalla conoscenza(anatomica,semeiotica,pratica) e dal buon senso nonché sfruttando e coltivando la capacità di imparare dalle proprie esperienze in ambito terapeutico. Troppe volte sedicenti professionisti in ambito sanitario si tacciano di capacità al limite del magico. Il miglior atteggiamento, a mio avviso, è quello di spiegare in maniera seria e il più possibile scientifica al paziente il tipo di trattamento che gli si sta offrendo,erudendolo sulle possibilità di cura autonoma che lui stesso può attuare per mantenere il suo stato di salute. Molti pazienti che vengono da me dopo aver avuto esperienze con altri osteopati si stupiscono del fatto che io proponga loro di risolvere il loro problema in tre quattro sedute ravvicinate per poi fare controlli tre quattro(a volte addirittura due) volte l’anno. Io rispondo loro che un operatore serio e preparato (e che non pensa solo ai soldi)  facendo così si occupa del proprio paziente nella maniera più onesta e competente che si possa immaginare. E’ cercando di insegnare a stare meglio autonomamente ai nostri pazienti che noi assolviamo al nostro compito nel migliore dei modi ,piuttosto che rendendoli dipendenti dai nostri trattamenti. Forse sono un idealista ma,credetemi, trattare i propri pazienti come se fossero persone care rende questo lavoro stupendo.

venerdì 13 dicembre 2013

La paziente trattata col viscerale.

 Parliamo di trattamenti viscerali in osteopatia. Per quanto io ne sappia, non esistono attualmente studi scientifici attendibili che ne dimostrino l'efficacia. Lo stesso Barral (famoso osteopata in ambito viscerale) ha ammesso, in un articolo,   l'empirismo che caratterizza le manovre viscerali. In quanto uomo di scienza, ho iniziato a farmi delle domande sull'argomento. Ho iniziato a studiare le relazioni  viscerosomatiche che si evincono dalla semeiotica del dolore in ambito viscerale e ho intuito una cosa: massaggiando la pancia qualcosa succede, ma quel qualcosa non è quantificabile ne qualificabile, tantomeno ascrivibile inequivocabilmente all'effetto della manipolazione sui visceri e non ha niente di cosi miracoloso, su una vera patologia, come tanti sedicenti seri osteopati vorrebbero farci credere.  In quei casi per far passare il dolore bisogna curare la patologia primaria (renale,intestinale,gastrica,epatica ecc....), e per curare intendo con la medicina convenzionale, dopo aver fatto analisi del sangue,ecografie e decidendo, come già detto in un precedente articolo, la terapia più idonea(farmacologica,dietetica,chirurgica). Se non bastasse voglio ricordare che la maggior parte dei visceri se non affetti da serie patologie, non sono palapabili, da qui la riflessione sulla improbabilità di trattamenti viscerali complessi e altamente precisi nella individuazione degli organi.  A volte serve il massaggio del pacchetto viscerale,decisamente, aiuta a preparare il terreno per una manipolazione oppure per un massaggio, a volte addirittura a "sbloccare" un dolore difficile da risolvere, ma se il problema risiede nel sistema muscoloscheletrico possiamo passarci anche le ore a massaggiare una pancia,cambierà ben poco.Anche li bisognerà occuparci della patologia primaria e quinidi trattare adeguatamente le strutture coinvolte nell'eziopatogenesi del dolore sia farmacologicamente che manualmente, consigliando di perdere peso o consigliando ginnastica correttiva, in ultima istanza consigliando una visita dal chirurgo. La cosa importante sarà sempre tenere d'occhio i segni clinici di urgenza medica che escludono il paziente dall'inclusione nella nostra selezione. L'unico caso in cui la manipolazione viscerale avrà un buon effetto è quando il paziente non ha nulla di grave. Ma in quel frangente qualsiasi cosa lo farebbe migliorare, anche una tisana.In alcuni casi essa può essere il corollario ad un trattamento completo ma mai potrà essere la base di una seduta.
Questa lunga introduzione per parlarvi di una delle mie pazienti.
Si presenta a studio con dolore lombare e irradiazione alla coscia sinistra, era stata da un collega che le aveva"ravanato"(testuali parole) la pancia per dieci sedute con scarsissimi risultati. A volte le cose sono molto più semplici,la paziente a lavoro manteneva una postura scorretta e non si alzava mai dalla sedia. Correggendola e consigliandole di alzarsi ogni mezz'ora tutti i problemi sono svaniti e in un paio di sedute. A voi le riflessioni.